I lettori sono cambiati.

Si, i lettori sono cambiati, si sono evoluti insieme alla società e le sue invenzioni. Il più forte cambiamento è ovviamente dato dalla nascita di internet. Oggi un fruitore di contenuti apre Google e chiede ad essa ciò che vuole. Prima fruire di un contenuto significava venire a contatto con esso in modo passivo. Si leggeva e basta. Oggi il web ti consente di essere un fruitore attivo dei contenuti dal momento in cui si viene a contatto con esso.

Il lettore può infatti leggere il testo, ma anche commentare, lasciare apprezzamenti (attraverso strumenti differenti da un social all’altro) o addirittura condividere e permettere allo stesso di essere fruito da un numero maggiore di persone. L’aspetto interessante è che un testo in questo modo può passare addirittura la barriera del social in cui è stato originariamente pubblicato, giungendo in altri ambienti del web.

Inoltre chiunque può essere autore di contenuti: non esiste più una netta scissione tra il content manager (il professionista della scrittura) e una qualunque persona. Non esistono più demarcazioni tangibili. Per questo chiunque ha un ruolo attivo nel web è stato recentemente definito wreader, colui che è in grado sia di leggere (to read) sia di scrivere (to write).

Come posso distinguere un semplice autore da un professionista?

Ovviamente la differenza la fa la nostra esperienza e le nostre capacità comunicative. E’ importante che un testo sia più breve possibile, efficace, corretto sintatticamente e grammaticalmente, e che sia facilmente comprensibile dal destinatario del testo.

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